Reggio Emilia - Teatro Municipale Valli


  • Il Teatro
Il Teatro Municipale - intitolato dal 1980 al reggiano Romolo Valli - si inaugurava il 21 aprile 1857, sei anni dopo l'incendio del settecentesco Teatro di Cittadella. Sorto in un'area nuova, l'area nord del centro della città, ne diventava il fulcro, coprendo un'area di 3890 metri quadrati. La sala, con pianta a ferro di cavallo, quattro ordini di palchi e un loggione, ha la capienza di 1.150 persone. Nel 1999 il restauro filologico della sala ha riportato alla luce gli stucchi parietali originali; negli anni successivi nuovi interventi hanno dotato la sala di impianto di climatizzazione, consentendo con ciò di prolungare l'attività nei mesi estivi. I restauri pittorici hanno interessato anche le sale del ridotto ove sono state riportate alla luce le decorazioni originarie. Dopo il restauro delle 28 statue poste sulla sommità del Teatro tra il 1995 e il 1999, nel 2003 è stata la volta della facciata, ripulita, restaurata e illuminata con un nuovo progetto di illuminazione. Il contenitore L'attività del Teatro Municipale Valli è possibile anche grazie al potenziamento e all'ammodernamento delle attrezzature tecniche di palcoscenico, sullo standard dei maggiori teatri europei, e all'assidua cura posta nella conservazione e nel completo recupero degli spazi, che consentono al Teatro Valli di funzionare come contenitore multiplo: dal ridotto, che ospita esposizioni, conferenze, convegni, a un'ampia superficie di spazi di servizio, in parte assegnata ai locali dell'Archivio-biblioteca, dotato di sale per la consultazione singola e di gruppo delle migliaia di documenti audiovisivi, sonori, fotografici e cartacei e di sale climatizzate per i depositi. L'Archivio-biblioteca L'Archivio-biblioteca dei Teatri aperto al pubblico ospita: la biblioteca di spettacolo (8000 volumi, 40 periodici, 1500 libretti d'opera); l'archivio di spettacolo che documenta l'attività dei teatri dagli anni '50 del Novecento ad oggi e che comprende la videoteca (3600 video di spettacoli), la nastroteca (3700 registrazioni dal vivo), la fototeca (con migliaia di immagini degli spettacoli, dei luoghi teatrali), gli archivi cartacei (migliaia di manifesti, programmi di sala, ritagli stampa); tre raccolte discografiche che costituiscono uno degli archivi sonori pubblici sull'opera più importanti in Italia.