Rubiera - L'Ospitale


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I nostri uffici hanno sede negli spazi de L’Ospitale di Rubiera, complesso monumentale del XVI secolo, un tempo luogo di sosta, cure e ristoro per i pellegrini in transito lungo la Via Emilia; adibito a partire dal 2000, a seguito di un attento restauro, a polo culturale del Comune di Rubiera.
Di proprietà del Comune, è stato dato in gestione dall'Amministrazione Comunale al centro teatrale La Corte Ospitale.

Il complesso dispone oggi di diverse sale attrezzate per le prove e i laboratori e di una foresteria con oltre 70 posti letto.
L'Ospitale di Rubiera è membro dell'ACCR, rete europea che raggruppa una sessantina di monumenti storici europei restaurati secondo criteri di rispetto e rivisitazione in chiave contemporanea delle antiche destinazioni d'uso: se anticamente è stato luogo di sosta e ristoro per pellegrini e viandanti, rispondendo ai loro bisogni materiali, cibo e cure, intende oggi soddisfare esigenze di cultura e conoscenza, punto di riferimento per la crescita umana e sociale della comunità, aperta ad ospitare esperienze significative nel panorama teatrale e culturale italiano, e a condividere con gli artisti di passaggio esperienze, linguaggi, sperimentazioni.

 

 

La Corte Ospitale
L’Emilia e una notte
 
Lunedì 6 giugno 2016, ore 21.30
La Corte Ospitale - Chiostro
ISKRA MENARINI - OSSIGENO TOUR 2016
 
Giovedì 9 giugno 2016, ore 21.30
La Corte Ospitale - Chiostro
LA SORELLA DI GESUCRISTO
di e con Oscar de Summa
produzione La Corte Ospitale, Attodue, Armunia – Castiglioncello
anteprima nazionale
La sorella di Gesucristo è il terzo capitolo della “trilogia della provincia”, dopo Diario di Provincia e Stasera sono in vena. Una ragazza impugna una pistola e attraversa tutto il paese, a piedi, per andare a sparare ad un coetaneo che il giorno prima le ha fatto violenza. Questa sua camminata silenziosa ma determinata attraverso il paese costringe tutti quanti a dover prendere una chiara posizione rispetto a questa azione illegale ma per lei necessaria.
 
Giovedì 16 giugno 2016, ore 21.30
La Corte Ospitale - Chiostro
ANIMA BELLA
concerto in forma teatrale con Zambramora e Oksana Casolari
regia Stefano Tè
prima nazionale
Anima bella è uno spettacolo musicale e poetico in cui i linguaggi della musica e della parola si incontrano e si plagiano a vicenda per raccontare gli spostamenti di un popolo che da sempre viaggia tra i popoli, disconoscendo l'esistenza di frontiere e modellando la sua identità nell'incontro con identità altre. E' un racconto zingaro, incapace di fermarsi troppo a lungo e bisognoso del ritmo serrato degli Zambra Mora, che ne seguono il movimento e rappresentano la bellezza del vario e del molteplice.

Giovedì 23 giugno 2016
La Corte Ospitale, Sala Sassi, ore 20.00
R.OSA
di Silvia Gribaudi
con Silvia Gribaudi e Claudia Marsicano
drammaturgia Silvia Gribaudi e Giulia Galvan
produzione La Corte Ospitale, Qui e Ora residenza teatrale, Armunia
studio
Continua, costante dal 2009 da “A corpo libero”, il lavoro di Silvia Gribaudi sul femminile e il linguaggio della danza ironica e tragicomica. Dopo la collaborazione con l’artista visiva Anna Piratti e le 800 bambole nude nelle piazze e i progetti europei quali Act your Age e Performing Gender, inizia un nuovo percorso insieme a Giulia Galvan sul corpo e le trasformazioni, ma questa volta con interpreti originali OVER 60 di peso, età e oltre ogni limite, trovate grazie a diversi anni di formazione e ricerca.
Dal 2011 Silvia Gribaudi lavora con donne over 60 in Italia e all’estero. Alcune delle partecipanti, tra cui Rosaria Venditelli, la seguono costantemente: nasce così l’idea di poter raccontare alcune di loro attraverso filmati e la ricerca del gesto e della danza. Nel 2015 ha lavorato sul corpo BBW e ha incontrato Claudia Marsicano. Un’artista italiana giovane e piena di talento.

 
La Corte Ospitale, Chiostro, ore 21.30
Vauro e Barbara Alberti in
QUANTE STORIE!
 di Vauro Senesi e Barbara Alberti
supervisione ai testi e regia David Riondino
collaborazione al testo Jacopo Masini
regia video Alessandro Nidi
selezione vignette Olivier Manchion
produzione Epochè Arteventi
anteprima nazionale
Ogni incontro è una storia. Ogni luogo ha una storia. L'esperienza è il luogo delle storie. L'incontro è la loro narrazione. Le storie si possono raccontare con le parole scritte o dette a voce, con segni e disegni, con immagini ferme o in movimento, con le note musicali. In questo spettacolo Vauro e Barbara ripercorrono, trasformandole in un unico grande racconto, tutte le storie che hanno vissuto. Lo fanno intrecciando le loro voci, dialogando, amalgamando due approcci affabulatori diversi e complementari, servendosi di tutti gli strumenti della narrazione di cui dispongono e che hanno utilizzato in questi anni (letteratura, vignette, reportage su carta stampata e video), mentre la musica li accompagna, scandendo i tempi della narrazione e del dialogo. Ne nasce un ritratto articolato della nostra Storia recente, passata ed attuale. Un ritratto del nostro paese e del mondo intero, che permette di rileggere le figure del potere.
 
Martedì 28 giugno 2016
La Corte Ospitale, Sala Sassi, ore 20.00
LITTLE EUROPA
regia di Michele Altamura e Gabriele Paolocà
con Michele Altamura, Gemma Carbone, Gabriele Paolocà, Maria Teresa Tanzarella
liberamente ispirato a Il piccolo Eyolf di Henrik Ibsen
produzione TRIC Teatri di Bari, Associazione culturale Gli Scarti, VicoQuartoMazzini
con il sostegno di Straligut Teatro, Corte Ospitale, FuoriLuogo, Jobel Teatro
compagnia Vico Quarto Mazzini
Little Europa è uno spettacolo che riflette sull'Europa e sulle sue unioni. Attraverso la crisi di una famiglia che si trova a rimettere in discussione tutto quello che ha costruito, Little Europa parla della responsabilità storica del nostro tempo, indaga i luoghi comuni che definiscono le differenze presente all'interno della comunità europea e le porta all'eccesso, al punto di rottura. Immagina scenari post-europei, apocalittici, mete l'uomo di fronte alla possibilità della fine.
 
La Corte Ospitale, Sala Teatrale, ore 21.30
ELLIS ISLAND – primo studio
di e con Maurizio Igor Meta
in collaborazione con La Corte Ospitale, La MaMa Experimental Theatre New York
compagnia Maurizio Igor Meta
Ellis Island è il Viaggio della Vita. Lo scorso novembre ho deciso di ripercorre i passi del mio bisnonno, che alla fine dell'800 partì per gli Stati Uniti, dove lavorò per la Pennsylvania Railroad, pala e piccone. Partito in nave cargo, dopo ventuno giorni di navigazione sono arrivato a New York. Ispirato alla vita del mio bisnonno, e, più in generale, a quella degli emigranti italiani negli Stati Uniti, combinando le mie sensazioni con le ricerche storiche, Ellis Island ripercorre il viaggio in nave, l'arrivo e i controlli nell'isola, la fatica sulle rotaie, fino al ritorno alle origini.
 
Martedì 5 luglio 2016, ore 21.30
Rubiera, Piazza Gramsci
PENTESILEA
con Antonio Santangelo, Francesca Figini
regia Stefano Tè
produzione Teatro dei Venti
Ingresso Gratuito
Amore. Orrore. Fa rima. E chi ama di cuore può scambiare l’uno con l’altro. Sullo sfondo della battaglia di Troia, due figure, un uomo ed una donna, si sfidano a duello e si innamorano l’uno dell’altra.
I due personaggi sono Achille, il più valoroso degli eroi greci, figura dalla virilità taurina, guerresca, forte collo, spalle e braccia scintillanti di metallo e Pentesilea, regina delle Amazzoni, colei che ama la pace ma opera lo strazio, metà furia e metà grazia. Pentesilea è un atto unico per due trampolieri, due esseri che stanno a metà tra umano e animale, è il racconto di uno scontro tra guerrieri che arrivano a desiderare la morte dell’altro per il troppo amore. Il gioco scenico si snoda attraverso un contrappunto continuo di azioni
dinamiche e suoni ritmati da due grossi tamburi medievali suonati dal vivo, a scandire il tempo ed il galoppo, degli assalti e delle fughe, abbandoni e furori che si susseguono impetuosi fino a lasciare il posto al grande silenzio finale.
 

Venerdì 8 luglio 2016
La Corte Ospitale, Sala Sassi, ore 20.00
VAS – primo studio
con Alice Conti, Stefano Ferraro
regia e drammaturgia Sara Sole Notarbartolo
compagnia Taverna Est
VAS è una via drammaturgica per intrecciare racconto, corporeità, presenza attoriale e nuove tecnologie, senza che nessuno di questi elementi prevalga sull’altro. VAS è il racconto di due storie, che avvengono in due città diverse, in due singoli appartamenti che si trovano a oltre mille chilometri l’uno dall’altro.
Nei due appartamenti vivono rispettivamente Camilla e Matteo. Nei due appartamenti vediamo accadere il progressivo “abbandonarsi all’amore” e le sue conseguenze, “vediamo” in molti sensi: dalle parole che si scrivono, alle reazioni fisiche ed emotive, tutto è amplificato nei segni e codici e immagini che, parimenti al corpo dei personaggi, prendono spazio nell’habitat che li circonda. I due appartamenti diventano cassa di risonanza sensoriale, visiva, emotiva: il pubblico assiste all’evolvere dei sentimenti dei personaggi come se tutto il loro interno fosse proiettato al difuori, espanso, sonorizzato. Loro stessi non hanno contezza di quello che gli sta accadendo e non si rendono conto di quando il gioco gli sfugge di mano, quando l’abbandono diventa eccessivo, quando la ricerca del dolore, che è il traino portante di tutta la relazione, non diventa troppo profonda, fino ad una richiesta di morte. La VAS è l’indice di misurazione del dolore. E’ una scala visiva di quelle che si possono vedere nei pronto soccorso degli ospedali, serve a comunicare in modo immediato una cosa difficile e rispondere con un semplice gesto alla domanda “quanto dolore hai?”.

 
La Corte Ospitale, Chiostro, ore 21.30
THE EFFECT
di Lucy Prebble
regia Silvio Peroni
con Fabrizio Falco, Sara Putignano, Jacopo Venturiero, Aurora Peres
compagnia Pierfrancesco Pisani
The Effect è uno spettacolo a quattro personaggi che parla di amore, di depressione e dei limiti della neuroscienza; un testo impegnativo, divertente e straziante ambientato durante la sperimentazione clinica di un nuovo antidepressivo. The Effect è un dramma che si occupa di oggettività scientifica, di senso di colpa, dei misteri del cuore e del cervello umano e di “ciò che ci rende quello che siamo”, celato in una forma ingannevolmente semplice e costantemente divertente. Un testo che sa miscelare un linguaggio carnale e temperato con la tenerezza e l’ironia.
 
Mercoledì 13 luglio 2016, ore 21.30
La Corte Ospitale - Chiostro
Walter Leonardi e Flavio Pirini in
FONDAMENTALMENTE AVEVAMO VOGLIA DI VEDERCI / chiacchierpillar live
di Walter Leonardi, Flavio Pirini, Alessio Tagliento
Un pretesto, il viaggio in macchina, per scambiare battute e gag con uno sguardo “dall’alto” per affrontare temi esistenziali e situazioni di tutti i giorni, rimanendo fra risata e rifessione, ironia tagliente e poesia naif, satira e battuta greve tipica dei clown, degli zanni, e dei comici di razza. Dialoghi, canzoni, chitarra e ukulele vengono mischiati in un meccanismo iper-classico di comico e spalla, dove il divertimento, inteso come divergere da il pensiero fisso della morte, regna sovrano. Un vero e proprio incontro tra due artisti che da anni intrecciano le loro carriere. Mantenendo sempre un flo teso con la tradizione del teatro canzone e del cabaret classico milanese, elaborano una forma tutta loro di condividere palco e scena: il mondo raffnato, notturno, cantautorale di Pirini si fonde alla qualità attoriale e di monologhista di Leonardi; peculiarità che si alimentano nello scambio, producendo un’ esperienza assolutamente originale.
 
Mercoledì 20 luglio 2016
La Corte Ospitale, Sala Sassi, ore 19.00
15.42 LE TELECAMERE DI SICUREZZA VEDONO COSE BELLISSIME
di e con Francesca Antonino, Simone Evangelisti, Elena Giachetti, Elisa Pol, Valerio Sirna
co-produzione Associazione Sosta Palmizi / Artisti Associati
in collaborazione con La Corte Ospitale
con il sostegno di Danza Urbana_Rete Habitat,  Drama Teatro (MO), Centro di Palmetta (TR), Armunia Castiglioncello (LI),Comune di Budrio (BO), Fienile Fluò (BO)
Compagnia Signor Agostino Bontà
Sedie in formica. Un tavolo. Una poltrona. Una lampada. Pochi elementi delineano un interno. Uno spazio viene costruito e decostruito dalle figure che lo attraversano. Una telecamera-spia puntata su quello che avviene alle 15.44 del pomeriggio. Ipoteticamente. Vecchie pellicole, idoli rock, stratificazione di linguaggi e riferimenti. Cinque figure danno vita a degli interni; in ogni episodio si dispiega l’evocazione di un ambiente. Alla stregua di un set cinematografico, gli interni si disgregano velocemente e rivelano la loro natura effimera. Le diverse dimensioni della presenza si sovrappongono e si ribaltano. Le relazioni spaziali stabiliscono ruoli ed equilibri mutevoli tra gli inquilini, dando vita ad un montaggio scenico dove i diversi piani della rappresentazione si incrociano in una dissolvenza continua. Le gerarchie tra il “dentro” e il “fuori” si riducono, tecnica e poetica si confondono, e i frammenti drammaturgici si stagliano al di sopra di un furore combinatorio. Un gioco sottile avviene sotto gli occhi del pubblico, le intimità sono svelate, la finzione è dichiarata. Possiamo stare tranquilli dunque?
Un mondo dove tutto è possibile.

 
La Corte Ospitale, Sala Teatrale, ore 20.00
COME FARSI DEGLI AMICI E POI UCCIDERLI
di Halley Feiffer
regia Vittorio Borsari
con Elisa Benedetta Marinoni, Anna De Franceschi, Silvia Giulia Mendola
compagnia Bottega Rosenguild
Provincia, 2015, ma con le radici affondate negli anni '90. Protagoniste di questa storia sono Ada e Sam, sorelle, lasciate crescere senza il controllo della mamma in un minuscolo microcosmo casalingo. Tra i muri dell'infanzia e dell'adolescenza si insinua anche Dorrie, bambina sovrappeso, emarginata dai suoi coetanei, ma amata incondizionatamente da Ada e Sam. Le tre creano un triangolo morboso di affetti e rivalità che prosegue nell’adolescenza fino all’età adulta. Grande tema di “Come farsi degli amici e poi ucciderli” è infatti l'incapacità di diventare adulti, di buttarsi nel mondo, di affrontare le proprie ferite e avere la forza di volontà di superarle.
 
La Corte Ospitale, Chiostro, ore 21.30
CESSI PUBBLICI
di Guo Shixing
regia e traduzione di Sergio Basso
con Francesco Meola, Paolo Mazzanti, Cristina Castigliola, Elena Nico, Lidia Castella, Lucia Messina, Federico Dilirio, Valentina Fois, Mattia Giordano, Claudia Gambino, Eva Martucci, Mele Ferrarini
compagnia Teatraz
L’evoluzione di Pechino nella seconda metà del Novecento è raccontata impietosamente attraverso un cesso pubblico, il suo custode, i frequentatori del quartiere: chi fa carriera, chi si arrampica socialmente, chi naufraga nonostante tutte le buone intenzioni, chi si perde e chi si reinventa. Chi svende i propri sogni e chi resiste, spezzandosi. Uomini e donne. Dagli anni Settanta ai giorni nostri. Dalla rivoluzione culturale al Grande Decollo Economico. Il tutto in soli tre giorni: uno nel 1975, uno nel 1985, uno nel 1995.
Un cesso pubblico come luogo della memoria, un luogo dove fare i conti con i propri fantasmi, al punto che il protagonista – che del cesso pubblico è il gestore – vi viene assalito dalle proprie colpe, in un delirio allucinatorio. La Cina non ha conosciuto la nostra crisi, che lacera le nostre giovani generazioni dal 2008. Ma la società cinese comunque è oggi spaccata in due: la vecchia generazione formata agli ideali confuciani, di sobrietà e rispetto reciproco; i giovani rampanti che idolatrano il dio denaro e bruciano tutto sull’altare dell’ambizione. È un po’ come un treno in corsa su cui il macchinista ha dimenticato dove stiano i freni. Del resto, anche la nostra Italia ha subito cambiamenti abissali dalla metà degli anni Settanta ad oggi, e questi cambiamenti hanno inciso cicatrici su di noi. Sono convinto che questo parallelismo tra i trascorsi di Cina e Italia possa risuonare nell’anima dello spettatore italiano, ed è su questo che voglio lavorare nell’allestimento.

 
La Corte Ospitale, Sala Teatrale, ore 22.30
HEARTBREAK HOTEL | ROOM 304
da un’idea di Gilda Deianira Ciao
scrittura scenica Noemi Bresciani e Gilda Deianira Ciao
compagnia Collettivo Snaporaz
Cosa ci fa una killer cieca in una stanza d'albergo? E cosa ci fa una casalinga disperata? E una rocker, un'anziana signora, un'aspirante ballerina, cosa ci fanno nella stanza 304 dell'Heartbreak Hotel? Cosa cercano? Da chi scappano? Cosa vogliono? E soprattutto: perché hanno lo stesso volto? Room 304 non è la risposta a nessuna di queste domande. E' la ricerca da parte di una donna della domanda mancante, dell'unica domanda che la potrà aiutare a orientarsi dentro il labirinto di specchi della propria identità.
 
Giovedì 21 luglio 2016
La Corte Ospitale, Sala Teatrale, ore 20.30
DELIRIO BIZZARRO
di e con Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
compagnia Carullo-Minasi
Un Centro di Salute Mentale e due personaggi: uno, in condizione di “pazzo per attribuzione” trascorre la propria vita a interrogare le stelle, sconvolto dal futuro, discorde con il tempo presente; l’altra, donna perfettamente integrata, ossessionata dalla carriera ma che avverte un’insania incipiente.
Né pazzi né sani, Mimmino e Sofia si incontrano in una terra di frontiera - “Il Castello”- in cui il confine tra coloro che stanno dentro e coloro che stanno fuori sfuma in un indistinto resistere tra protocolli da rispettare e vite da normalizzare. Dentro il paradosso del contemporaneo - in quell’unica infelicità chiamata vita- nulla accade se non viene registrato: fuori dall’elenco non esiste nulla, non esistono gli operatori, non esiste la cura. Chissà che i malati non esistano. Chissà forse che i malati siamo noi.
L’oggi attende d’essere storicizzato, non resta che essere affetti da un delirio bizzarro che tutti ci coinvolge.

 
La Corte Ospitale, Chiostrino, ore 21.30
Mio eroe - L' indagine teatrale
di e con Giuliana Musso
Presentazione dei materiali dell’indagine per Mio eroe - nuovo spettacolo
produzione La Corte Ospitale
riservato a 30 spettatori, prenotazione consigliata
Mentre già ci lasciamo alle spalle le celebrazioni per il centenario della prima guerra mondiale, Giuliana sta raccogliendo la voce delle madri dei giovani soldati italiani caduti per la patria oggi, sotto il fuoco nemico durante una missione di pace. In una serata per soli 30 spettatori, saranno condivisi alcuni brani delle testimonianze raccolte… racconti, riflessioni, dati, follie, sentimenti ed antichi interrogativi. Un incontro teatrale intimo, nello spazio della ricerca e del dubbio, per mettere le mani in uno spettacolo ancora tutto da scrivere.
 

Informazioni e biglietteria
 
Intero > € 12.00
Ridotto meno di 25 anni più di 65 anni, soci ARCI, soci COOP > € 10.00
Ridotto Carta DOC (riservato a docenti dell’Emilia-Romagna) e studenti universitari di Modena e Reggio Emilia > € 8.00
Ingresso unico € 5,00 per tutti gli appuntamenti di Forever Young e per la lettura di Mio Eroe di e con Giuliana Musso
 
La Corte Ospitale Via Fontana, 2 Rubiera - Tel. 0522 621133
La biglietteria è aperta ogni sera di spettacolo a partire dalle ore 18.
 
I biglietti si acquistano in prevendita a partire da lunedì 23 maggio presso gli uffici della Corte Ospitale in via Fontana 2 a Rubiera (RE), tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13. È possibile effettuare prenotazioni telefoniche al numero 0522 621133, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 13 oppure via mail all’indirizzo di posta elettronica segreteria@corteospitale.org.
Prevendita su www.vivaticket.it
 

Giulia Guerra

Direzione organizzativa

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Alessandro Gallo

Teatro ragazzi e promozione del pubblico

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Tania Caprara

Segreteria e amministrazione

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Roberto Pulita

Tecnico

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