Reggio Emilia - Teatro Cavallerizza (Centro Cesare Zavattini)


  • Il Teatro
È uno spazio straordinariamente eclettico, ricavato da un vecchio maneggio coperto. La natura polivalente e le molteplici possibilità di assetto spaziale ne fanno la sede naturale di progetti speciali, spettacoli di ricerca di qualsiasi genere, stage, workshop, convegni. Capienza massima: 500 persone. L'assetto standard è ad un'unica gradinata, ma la sala – disponendo di una seconda gradinata a scomparsa e di altri posti a sedere da disporsi in piano – può essere configurata secondo 12 differenti soluzioni, in grado di assecondare le più diverse esigenze di sperimentazione, artistiche e di rapporto pubblico-scena. Nel 2004, oltre che potenziato nell'attrezzatura tecnica, il teatro è stato dotato di un graticcio continuo su tutta la sala, sicché ha ora raggiunto una piena funzionalità teatrale e le caratteristiche effettive di uno spazio a pianta totalmente variabile. Alcuni esempi d'uso multi-funzionale e multi-spaziale Nel 2004 la sala veniva trasformata in una bianca spiaggia cubana, per El cimarron di Henze/Brockhaus, ugualmente frequentata dai performer e dal pubblico. Nel 2003 L'Angelo e il Golem di Francesco La Licata prevedeva la collocazione della scena in mezzo a due gradinate contrapposte: lo spettacolo era bifronte, mentre il pubblico intravedeva dietro la scena un altro se stesso. E ancora: il velodromo allestito dal Théâtre de la Mezzanine per la pièce Shooting Star (2003); l'intero spazio disponibile trasformato in una taverna per Don Chisciotte di Henning Brockhaus, dove pubblico e attori si mescolavano senza diaframmi (2003).