Correggio - Teatro Comunale Bonifazio Asioli


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L'attuale Teatro Comunale "Bonifazio Asioli" sorge là dove, sul finire del Quattrocento, Niccolò Postumo da Correggio fece erigere il proprio palazzo, forse riadattando gli spazi di una precedente fortificazione, di cui si hanno notizie documentate a partire dal 1476. Sul finire del XV secolo e nei primi anni del XVI, la corte di Correggio conobbe una stagione culturale particolarmente ricca e attiva, grazie alla presenza di personaggi quali il ricordato Niccolò e Veronica Gambara. In tale contesto non poteva mancare una particolare attenzione per l'attività teatrale, tanto di genere erudito quanto di genere popolare, che si svolgeva negli ambienti di corte, tra cui, appunto, il palazzo di Niccolò Postumo.

La devoluzione dello Stato correggese al Duca di Modena e Reggio nel 1635 e il mutato clima politico non segnarono la fine dell'attività teatrale. Al contrario, essa divenne ancor più vivace, con il coinvolgimento di più ampi settori della società civile del tempo, tanto che, nel 1642, il Governatore estense concesse ai giovani correggesi l'uso di una sala per allestire una commedia. Un decennio più tardi, nel 1653, il duca Francesco I accordò l'uso di una sala dell'antico palazzo di Niccolò (la cosiddetta Sala Grande) quale spazio tea trale permanente. Quattrocento e la Ferrara estense che stava vivendo il momento di massimo splendore.

Dall'atrio si accede anche alla platea (10), con pianta a ferro di cavallo, tre ordini di palchi (per un totale di sessanta palchetti, decorati in stile Luigi XV), il palco d'onore decorato con l'effige di Bonifazio Asioli e sormontato dallo stemma della Comunità e, superiormente, il loggione. La volta, dipinta dal reggiano Giulio Ferrari (1858- 1934) (11), presenta, verso il proscenio, due geni alati, assisi sul cornicione di una fantastica architettura, che depongono un grande damasco che la copre per intero. Vicino ai geni, troneggiano sulle nubi la Tragedia, la Commedia, più in alto la Danza e verso il centro la Musica.

Con Ferrari collaborò il pittore reggiano Giuseppe Ponga, mentre il correggese Emilio Meulli lavorò agli stucchi, disegnando anche il magnifico bordo del sipario di velluto rosso ricamato da Imélde Levi. Per approfondire: A. Ghidini, Storia di un Teatro di Provincia. Dalla Sala di Corte al Teatro Comunale "Bonifazio Asioli", Correggio 2002.